La radio nella rete La conversazione e l'arte dell'ascolto nel tempo della disattenzione

La radio nella rete

La conversazione e l'arte dell'ascolto nel tempo della disattenzione

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«La rivoluzione digitale è stata ed è per la radio una sfida radicale. Per ora la risposta è stata all’altezza: si sono moltiplicati gli strumenti che ci permettono di ascoltarla, è diventata ancora più interstiziale, si è ibridata con i social, si è adattata ai tempi febbrili e distratti della contemporaneità. È dunque cambiata molto, nelle sue forme e nei contenuti che veicola. E però non ha perso certe sue caratteristiche legate all’attivazione dell’ascolto, alla voce, alla musica».

La radio, ovvero la conversazione, la conduzione: mai come in questi anni si sta dimostrando un mezzo non soltanto resistente, ma persino il più adatto all’età dei social media. Oltre a essere agile, elastica, economica e assai più semplice di altri media, la radio è per sua natura multimediale, partecipativa, relazionale, e perciò particolarmente consona all’ecosistema internet. La sua vera forza deriva dal suo nucleo, il suo cuore, ciò che la definisce e distingue: la parola e l’ascolto, la voce e l’udito. Anche nel caotico, straripante mondo della rivoluzione digitale, in cui siamo investiti dalle in formazioni a ciclo continuo, abbiamo bisogno di quest’esperienza quasi primaria, moderna eredità di una pratica eterna: un gruppo di persone che parlano e si ascoltano; che conversano, si scambiano idee, informazioni, ragionamenti. Il paesaggio contemporaneo pone però anche sfide insidiose per la radio. La frammentazione, la velocità, il mondo-flusso delle notifiche sugli smartphone lasciano spazio per una radio di ascolto serio, per il confronto approfondito, per una civile discussione? Queste pagine costituiscono un viaggio nell’arte della conversazione radiofonica, e nel mondo dei conduttori, di ieri e di oggi, attraverso cambiamenti e innovazioni tecnologiche, forme, stili, ritmi, canali, programmi, paesi. Un racconto affidato a una voce nota del nostro sistema della comunicazione, conduttore da anni dei più diversi programmi di informazione e di approfondimento, dai giornali radio e le trasmissioni storiche di Radio1 – a cominciare da Radio Anch’io – ai dialoghi a due di Radio3, dagli audiodocumentari ai reportage. La radio si scopre così un mezzo resistente e adattabile, che nella rete non solo sta bene, ma può persino prosperare.

Book details

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    Yes
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    Italian
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    Italian
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About the author

Giorgio Zanchini

Giorgio Zanchini è giornalista, saggista e conduttore di Radio Rai. Con Lella Mazzoli dirige il Festival del giornalismo culturale di Urbino, Fano e Pesaro. Tra i suoi libri: Il giornalismo culturale (Carocci, 2013), e, per i tipi della Donzelli, Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l’informazione culturale nell’era della rete (2016) e nel 2017 La radio nella rete. Ha curato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura a Marino Sinibaldi (Laterza, 2014) , Infocult (con Lella Mazzoli, Franco Angeli, 2015).

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