Lettere a Virginia Woolf dal XXI secolo

Lettere a Virginia Woolf dal XXI secolo

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E se esistesse una casella postale nel passato dove spedire messaggi per noi importanti? E se la destinataria fosse l’artista e pensatrice che ha influenzato di più la nostra vita? Immaginate dunque questo piccolo volume come una finestra temporale, un portale tra oggi e ieri, per parlare direttamente a lei: Virginia Woolf. A farlo sono un gruppo di scrittrici, studiose, artiste, e alcune lettrici appassionate, così care a Woolf che al common reader, nel senso di «non specialista», sempre si rivolge. Nelle loro lettere raccontano a Virginia di trasformazioni personali e ispirazioni, le confidano segreti, paure, riflessioni sul nostro tempo. Per lettera, appunto: riesumando uno strumento di comunicazione «antico». Poetiche, divertenti, drammaticamente sincere, in tutte risuona una gratitudine e una passione profonde, perché con Virginia succede così: una volta conosciuta, con lei si instaura una relazione intima, senza limiti di immaginazione, né di tempo. Non solo Virginia «possiede la propria anima», parafrasando la bella biografia scritta da Nadia Fusini, ma illumina anche l’anima di chi ha la fortuna di incontrarla. L’epistolario offre dunque una testimonianza diretta dell’influenza di Woolf nella vita personale e artistica delle donne, in Italia, oggi. Un’ulteriore prova di come il suo pensiero abbia contribuito a ispirare il femminismo della differenza e la sua poetica abbia cambiato per sempre il modo di raccontare il mondo. Leonetta Bentivoglio, Elisa Bolchi, Maria Grazia Calandrone, Donatella Di Pietrantonio, Manuela Fraire, Elisabetta Rasy, Nadia Terranova e molte altre, tutte interpreti della nostra contemporaneità, hanno spedito la loro lettera «a Virginia». E Virginia, è noto, adorava ricevere lettere… Non a caso, secondo lei, «L’amicizia, e comunque ogni relazione, consiste nel parlare, o nello scriversi lettere di un qualche tipo». Come scrive Nadia Fusini nella sua Introduzione: «Nelle lettere qui raccolte lievita un’ammirazione autentica, e una gratitudine vera di cui sono certa Virginia Woolf andrà orgogliosa. Perché qui chi le scrive le si rivolge senza nessuna adulazione, ma dimostrandole un amore autentico; rivelandole, cioè, il miracolo che la lettura dei suoi romanzi, dei suoi saggi, dei suoi diari, delle sue lettere ha rappresentato nella sua esistenza. Che cosa potrebbe volere di più una scrittrice come Virginia Woolf? Non è forse questa la prova provata che ogni parola che lei ha scritto c’è chi l’ha accolta, e se ne è servita per vivere?».

Book details

About the author

Licia Martella

Licia Martella è esperta di comunicazione creativa, a livello nazionale e internazionale. È socia dell’Italian Virginia Woolf Society fin dall’inizio (tessera n. 13, secondo lei un bel numero). L’associazione è nata allo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio in Italia della grande scrittrice e oggi è punto di riferimento, fisico e virtuale, per chi vuole avvicinarsi a Virginia Woolf o ai membri del gruppo di Bloomsbury.

Nadia Fusini

Nadia Fusini insegna Letterature comparate alla Scuola Normale di Pisa. È saggista, traduttrice e autrice di diversi romanzi. Ha tradotto e commentato grandi autori, tra cui William Shakespeare, Samuel Beckett, Mary Shelley, Wallace Stevens. Ha curato i due volumi dei Meridiani Mondadori dedicati a Virginia Woolf (1998). È imminente la pubblicazione del Meridiano Keats, sempre a sua cura. Tra le sue ultime opere ricordiamo: La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (Mondadori, 2012), Hannah e le altre (Einaudi, 2013) e Vivere nella tempesta (Einaudi, 2016). Collabora alle pagine culturali del quotidiano «la Repubblica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato La bocca più di tutto mi piaceva (1996), suo romanzo d’esordio, e Nomi. Undici scritture al femminile (seconda edizione, 2012).

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