Nostalgia d'Oriente Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento

Nostalgia d'Oriente

Genova, Roma e il Mediterraneo nel Cinque e Seicento

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Il legame tra Genova e il Levante è un tema di grande fascino e di notevole complessità. Quando, nel 1475, a seguito della conquista ottomana di Caffa, i Genovesi persero l’ultima colonia sul Mar Nero, si chiuse una stagione che li aveva visti protagonisti nel Mediterraneo orientale. Da quel momento in poi, e soprattutto nel corso del Seicento, il tentativo di tornare a Oriente divenne un elemento cardine della politica e della cultura genovese. Per questo ceto di governo, il Levante non fu solo un nostalgico richiamo ai perduti possedimenti d’Oltremare – una dimensione mitica, in cui ritrovare l’essenza della propria identità e della propria grandezza – fu soprattutto sinonimo dell’agognato ritorno al mare (del rilancio della sua marineria, mercantile e militare). Questo volume – i cui protagonisti sono diplomatici e alti prelati, mercanti, uomini d’arme, corsari, rinnegati, intellettuali e missionari – esplora e racconta ciò che il Levante evocò e significò nella visione dei Genovesi d’età moderna: una somma di reliquie, memorie, immagini, valori, progetti e ambizioni di cui essi seppero in vario modo servirsi, dalla sfera pubblica a quella privata, nel tentativo di ridefinirsi e di essere riconosciuti da un Oriente che a sua volta non li aveva affatto dimenticati.

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Sull'autore

Alessia Ceccarelli

Alessia Ceccarelli, docente di storia moderna presso Sapienza Università di Roma, è una studiosa dell’antico regime genovese e dei sistemi repubblicani. Tra le sue pubblicazioni, Notai, togati e nobili di provincia. I percorsi sociali, economici e politici di una famiglia genovese nel regno di Napoli, secc. XV-XVII (Lacaita, 2007) e «In forse di perdere la libertà». La Repubblica di Genova nella riflessione di Giulio Pallavicino, 1583-1635 (Viella, 2018).