Pubblico è meglio La via maestra per ricostruire l'Italia

Pubblico è meglio

La via maestra per ricostruire l'Italia

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La sfida, oggi, è non dimenticare questa lezione, mettendo di nuovo lo Stato al centro della gestione delle ingenti risorse che arriveranno dall’Europa grazie al Recovery Fund. Siamo a un passaggio storico determinante per il futuro del paese: questi fondi possono essere spesi per rimediare ai guasti del nostro sistema sociale e produttivo, oppure possono essere l’occasione per cambiare davvero tutto, decidendo che di questa seconda ricostruzione dell’Italia deve farsi carico in primo luogo il sistema pubblico, lo Stato nel senso più largo possibile del termine. Come declinare l’idea di ripresa? «Più Stato e meno mercato», reclamano con forza gli autori di questa riflessione a più voci sulla ripartenza post-pandemia: puntare sullo Stato e sul pubblico è il primo indispensabile investimento dell’Italia futura. È dalla cultura alla scuola, dalla ricerca al lavoro, dalla mobilità allo sviluppo industriale, passando per la sanità, la politica energetica e le telecomunicazioni: non c’è settore interessato dalle politiche pubbliche che non venga esplorato come possibile oggetto di una rivisitazione completa, grazie a una mano pubblica sapientemente guidata. Il libro propone una visione innovativa e partecipata, in grado di indicare gli obiettivi concreti, possibili, ma anche iconici di un nuovo modello di sviluppo basato sulla centralità dello Stato.

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Sull'autore

Altero Frigerio

Altero Frigerio, giornalista professionista, ha sempre lavorato nel campo della comunicazione e dell’informazione istituzionale, politica e sociale, alternando esperienze nel mondo della radiofonia (da Radio Città Futura a Italia Radio) con quelle nella carta stampata. Ha diretto per lunghi anni «Il Salvagente» e dal 2008 al 2019 RadioArticolo1. Con Roberta Lisi e Fabrizio Rufo ha curato il libro La salute, tra scienza e politica (2016), che raccoglie gli scritti di Giovanni Berlinguer di cui è stato collaboratore e infine assistente parlamentare a Bruxelles.

Roberta Lisi

Roberta Lisi, giornalista con interessi nel campo della comunicazione politica ed economica, è attenta alle tematiche dell’emancipazione femminile. Ha collaborato alla stesura dell’«Agenda ottomarzo», al bimestrale di critica letteraria 280 Lavorare, è una parola femminile «Legendaria» e al mensile «Noi donne» e ha pubblicato Il tempo della maternità (1993). Collaboratrice fissa del settimanale «Il Salvagente», dal 2012 è nella redazione di RadioArticolo1 curando gli speciali, le dirette e gli approfondimenti sull’attualità. È iscritta all’Asp, l’Associazione della stampa parlamentare.

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