Sul buono e sul cattivo uso dei Bronzi di Riace

Sul buono e sul cattivo uso dei Bronzi di Riace

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I Bronzi scoperti nel 1972 al largo delle coste della Calabria rappresentano un esempio nobile e sublime di quel «saccheggio del passato» che si svolge sotto i nostri occhi e di cui siamo non solo spettatori, ma sempre più spesso anche attori e inconsapevoli protagonisti. Dopo i fumetti, le pubblicità e gli spot turistici, il successo mediatico dei Bronzi richiede di essere guardato da una nuova prospettiva. I saggi raccolti in questo volume mescolano l’ironia e le amare riflessioni su un caso di studio esemplare, proponendo qualche suggerimento sulla strada da seguire per valorizzare le due celebri statue, rarissimi originali greci in bronzo del V secolo a.C., vanto del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Il primo cattivo uso dei Bronzi di Riace è stato fatto dagli archeologi, che si sono mostrati riluttanti a dialogare con un pubblico desideroso di condividere le conoscenze che sono proprie degli specialisti della grande arte antica. Altrettanto grave appare poi il fallimento delle istituzioni nazionali e locali, che a lungo sono state incapaci di scelte coraggiose e si sono dimostrate invece pronte a sfruttare la «fama» dei Bronzi per scopi spesso discutibili. In questo volume, Maurizio Paoletti e Salvatore Settis affrontano, insieme ad autorevoli personalità delle istituzioni museali, del mondo della cultura, della storia dell’arte e dell’archeologia, la questione nei suoi aspetti più rilevanti: dall’identità vera o presunta dei Bronzi, alla gestione delicatissima delle statue nel Museo di Reggio, fino alla loro trasformazione in vere e proprie «icone pop». Dal libro riemerge con forza la fondamentale centralità delle istituzioni e la convinzione che il buono e cattivo uso dei Bronzi è, prima di tutto, una questione culturale.

Dettagli libro

Sull'autore

Salvatore Settis

Salvatore Settis ha diretto a Los Angeles il Getty Research Institute e a Pisa la Scuola Normale Superiore. Dal 2010 è presidente del comitato scientifico del Louvre. Tra le sue opere ricordiamo: Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale (2002), Futuro del «classico» (2004) e Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (2010). Ha diretto per Einaudi i tre volumi di Memoria dell’antico nell’arte italiana e i quattro volumi I greci. Storia - cultura - arte - società.

Maurizio Paoletti

Maurizio Paoletti insegna Archeologia classica all’Università della Calabria. Ha diretto importanti scavi in Italia; si occupa di archeologia della Magna Grecia, di storia dell’archeologia e della tradizione classica dal Settecento al Novecento. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la cura (con L. M. Lombardi Satriani) del volume Eroi venuti dal mare (19962), dedicato ai Bronzi di Riace, e del volume Relitti, porti e rotte del Mediterraneo (2009).