Dalla valigia di cartone al web La rete sociale degli italiani in Svizzera

Dalla valigia di cartone al web

La rete sociale degli italiani in Svizzera

Anteprima Scarica anteprima
Chi sono le italiane e gli italiani che vivono oggi in Svizzera? Come è cambiata la loro presenza? Le associazioni in migrazione, molto attive in passato e particolarmente diffuse in Svizzera rispetto agli altri paesi, vi svolgono ancora un ruolo o sono forme di organizzazione superate? Sono gli interrogativi alla base di questo lavoro, che interseca la storia all’analisi sul campo. Nonostante la Svizzera sia l’unico paese al mondo in cui l’italiano è riconosciuto come una delle lingue ufficiali, la sua diffusione, soprattutto dal secondo dopoguerra, è dovuta principalmente alla crescente presenza della comunità italiana. Una comunità che attualmente conta quasi 700 000 persone, di cui più della metà con la doppia cittadinanza, e che rappresenta la terza collettività italiana nel mondo. Una presenza storica che ha cambiato pelle: ha lasciato le valigie di cartone per affidarsi sempre più al web. Chi oggi decide di vivere in Svizzera trova un clima sociale aperto, dove l’italianità non è più un ostacolo, ma si è trasformata in opportunità e risorsa. Certamente, si tratta di una migrazione ben diversa da quella del secondo dopoguerra, caratterizzata dal modello migratorio di epoca fordista, che implicava partenza, inserimento lavorativo stabile, sedentarizzazione e assimilazione. Oggi, la migrazione è un fenomeno molto più complesso da interpretare, dove lo spostamento è un progetto individuale e individualizzato, generalmente meno orientato alla sedentarizzazione, flessibile e non definitorio e per certi aspetti quotidiano.

Dettagli libro

Sull'autore

Sandro Cattacin

Sandro Cattacin è ordinario di sociologia all’Università di Ginevra.

Irene Pellegrini

Irene Pellegrini è sociologa affiliata all’Istituto di ricerche sociologiche dell’Università di Ginevra.

Toni Ricciardi

Toni Ricciardi è storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Condirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser, 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione». Ha scritto, tra l’altro, Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera (Laterza, 2013) e L’imperialismo europeo (Corriere della Sera, 2016). Per i tipi di Donzelli ha pubblicato Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana (2015, Premio «La valigia di cartone 2015») e Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone (2016).

Ti potrebbe interessare