Un formidabile spirito politico, capace di affrontare in campo aperto la dittatura e smascherarne il vero volto. Con passione, con acume, ma anche con l’ironia: un sorriso tagliente, sferzante. È questo il ritratto che emerge dagli scritti di Giacomo Matteotti pubblicati nel volume. Troppo spesso l’immagine del deputato socialista rimane cristallizzata nel terribile episodio del suo assassinio, schiacciando così, sotto il tragico ruolo del martire, la ricchezza e la complessità di uno dei profili politici più vivaci del Novecento. Una figura che possiamo riscoprire attraverso le sue parole, quelle affidate alla stampa e all’aula parlamentare negli ultimi anni di battaglie, e raccolte pochi mesi dopo la sua morte in un libro fortemente voluto da Filippo Turati e Claudio Treves, qui riproposto, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Matteotti, in una nuova versione grazie all’attenta revisione e a un’inedita indagine storiografica di Mirko Grasso. Parole affilate, quelle di Matteotti, solidamente ancorate ai fatti, alle cifre, ai dati che la propaganda tenta maldestramente di camuffare. Di fronte alla lucidità, all’ostinazione e al coraggio con cui il deputato socialista smonta una ad una le fandonie del regime e ne svela le contraddizioni, servendosi perfino delle dichiarazioni dello stesso Mussolini, spicca ancora di più la cialtroneria di un regime che alle puntute armi della ragione e ai ripetuti richiami alla realtà non ha da opporre che la barbarie. L’analisi di Matteotti è a tutto tondo, spietata: un imprescindibile contributo per comprendere la genesi del fascismo.
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Yes -
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Italian -
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