Sinistra, e poi Come uscire dal nostro scontento

Sinistra, e poi

Come uscire dal nostro scontento

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«Tutto sta a decidere dove piazzarsi. Se nell’inverno dell’amarezza o in una stagione altra. Io scelgo l’altra».

Quando avanza la destra, alla sinistra unirsi conviene. Quando avanza una destra aggressiva e illiberale l’unità dei progressisti si fa imperativo politico e morale. Purtroppo non sembra questa la rotta della sinistra italiana di adesso. Un lungo inverno alle spalle, la divisione consumata nel Partito democratico, tra qualche mese la sfida del voto. Il tutto dopo la crisi peggiore della storia recente, un sommovimento che ha scosso certezze, in economia e non solo: un «marziano» alla Casa Bianca, parabole inedite come con l’Eliseo a Macron o gli xenofobi al Bundestag; il nodo migranti a fare da discrimine tra destra e sinistra e nella sinistra stessa. Come uscire dalla trappola e restituire identità a quel campo di persone, partiti, movimenti sempre più apolidi e però ostinati a cercare una strada comune? Una via è scomunicarsi a vicenda, ma perdendo tutti. L’alternativa è tornare a pensare, leggere il mondo, nominare alcune idee radicali per immaginare il dopo. Magari così lo scontento potrebbe di nuovo far posto a qualcosa che somigli alla speranza.

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    Yes
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    Italian
  • Original language

    Italian
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About the author

Gianni Cuperlo

Gianni Cuperlo è deputato del Partito democratico. Per Donzelli ha pubblicato nel 2004 Par condicio. Storia e futuro della politica in televisione e nel 2017 Sinistra, e poi.