Un diritto per gli imprenditori Il diritto commerciale dalle codificazioni ottocentesche al Codice civile del 1942

Un diritto per gli imprenditori

Il diritto commerciale dalle codificazioni ottocentesche al Codice civile del 1942

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A differenza di altre discipline giuridiche, l’evoluzione del diritto commerciale non è stata oggetto di studi approfonditi. Eppure seguire il percorso di questa branca del diritto risulta di particolare importanza in quanto mette in luce i conflitti tra gli interessi dei diversi soggetti economici. Attraverso la lettura di testi legislativi, dei progetti di riforma e dei contributi della dottrina, il libro segue le varie tappe del diritto commerciale, ossia il diritto privato della borghesia capitalistica, dal primo Codice di commercio, quello francese del 1807, che rappresentò il modello per la maggior parte delle codificazioni europee, fino al Codice civile italiano del 1942. Se il Code de commerce non conteneva una disciplina dei contratti commerciali, con il primo codice dell’Italia unita (1865) si assiste al progressivo affermarsi di regole diverse da quelle previste dal Codice civile e idonee a soddisfare le esigenze di celerità degli scambi e di tutela del credito proprie delle attività produttrici di nuova ricchezza. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, l’attenzione viene rivolta ai dibattiti sulla riforma del diritto commerciale, in un periodo in cui lo sviluppo della grande impresa industriale sollevava problemi inediti e faceva emergere nuovi interessi meritevoli di tutela. Successivamente, sotto il fascismo, si aprirà un’ampia discussione su come avrebbe dovuto essere il nuovo diritto commerciale nell’ordine giuridico del regime fascista. L’autore infine analizza il Codice del 1942, che realizzerà l’unificazione all’insegna della «commercializzazione del diritto privato»: quelle che un tempo erano regole riservate ai soli rapporti commerciali diventavano regole generali per i rapporti privati.

Book details

About the author

Raffaele Teti

Raffaele Teti è stato professore ordinario di Diritto commerciale all’Università di Pisa. Autore di molteplici scritti in tema di diritto societario e di contratti bancari, si è anche interessato di storia del diritto commerciale pubblicando, tra l’altro, Codice civile e regime fascista. Sull’unificazione del diritto privato (Giuffrè, 1990) e Imprese, imprenditori e diritto, in Annali della storia d’Italia, XV, L’industria (Einaudi, 1999).

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