Quale futuro per la giustizia penale internazionale? Vent'anni di Corte penale internazionale

Quale futuro per la giustizia penale internazionale? Vent'anni di Corte penale internazionale

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Contributi di: Alessandra Abbate, Maurizio Block, Emma Bonino, Francesco Caia, Michele Coduri,Pietro Curzio, Liliana De Marco Coenen, Filippo di Robilant, Piero Fassino, Daniele Frigeri, Roberto Giovene di Girasole, Nicola Lettieri, Antonio Marchesi, Luigi Marini, Nathalie Marti, Francesco Miraglia, Giuseppe Nesi, Francesco Palazzo, Marilisa Palumbo, Fausto Pocar, Cuno Jakob Tarfusser, Pasquale Velotti. Reprimere i più gravi crimini internazionali è l’obiettivo perseguito dalla Corte penale internazionale, l’unico tribunale permanente tra quelli creati a questo scopo. Istituita con lo Statuto di Roma del 1998, entrato in vigore il 1° luglio 2002, non è tuttavia riconosciuta da alcuni dei maggiori player mondiali fra cui Russia, Cina e Stati Uniti. Negli anni il lavoro della Corte, e delle altre istituzioni competenti, sempre più complesso, è stato spesso oggetto di critiche. L’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina ci ha però drammaticamente ricordato l’importanza della giustizia penale internazionale. Che impatto avrà il conflitto sulla giustizia penale internazionale? E qual è il ruolo di quest’ultima rispetto al processo di pace? Il volume raccoglie i risultati della conferenza organizzata in occasione del ventennale della nascita della Corte: un momento importante per riflettere sull’esperienza maturata e riaffermare i principî di giustizia e di diritto internazionale, con la consapevolezza che il godimento dei diritti umani è legato alla loro concreta tutela e non solo a una mera enunciazione. Il convegno si è tenuto il 15 novembre 2022 a Roma, nell’Aula magna della Corte Suprema di Cassazione.

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