Questo libro vuole essere innanzitutto un atto di denuncia nei confronti di chi ha retto, negli ultimi quindici anni, le sorti della Sicilia. Da quando è stata introdotta l’elezione diretta del presidente della Regione, le classi dirigenti siciliane si sono limitate a galleggiare, a mantenere lo status quo, cambiandone solo le vesti in base alle emergenze che si succedevano. Rifiuti, acqua, strade, aeroporti, lavoro: tutto è stato abbandonato all’anarchia e alla cattiva gestione, portato al collasso, per rendere inevitabili i commissariamenti, l’utilizzo «in deroga» delle risorse pubbliche, e infine per legittimare la pura occupazione del potere. Con l’enfasi posta sui simboli del degrado: la spazzatura lungo l’autostrada Punta Raisi-Palermo, esposta a ricordare al mondo in arrivo la condizione di perenne emergenza; la ferita dell’autostrada Palermo- Catania interrotta e lasciata a segnare un’isola tagliata in due. Una situazione insostenibile. E nessuno a pagare, a rendere conto. Tutti incollati alle poltrone. Gli stessi che erano causa dei disastri sono stati poi nominati commissari, designati, in virtù di chissà quale potere magico, a tirare la Sicilia e i siciliani fuori dai guai. La Sicilia non può più essere sorretta da questi presunti eroi, ma ha bisogno di reggersi da sé, e di farlo su gambe che la portino lontano nel futuro. Un futuro di crescita e di sviluppo, traducibile in un preciso e concreto progetto di governo. Soluzioni semplici, in linea con le riforme portate avanti in Italia e in Europa. Un programma riformista, di una forza che vuole vincere e non rimanere minoritaria. Proposte né conservatrici né luddiste, che affrontino con coraggio i nodi cruciali, dal Ponte sullo Stretto alla sicurezza, dal lavoro all’acqua pubblica. Sono solo alcune delle questioni affrontate nel volume e alle quali si danno delle risposte, concrete ed efficaci, che in Sicilia tuttavia continuano a incontrare resistenza. Idee innovative, in grado di produrre cambiamenti urgenti, aggressivi, radicali. Cambiamenti che in Sicilia sono ormai ineludibili.
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Testo originale
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Italiano -
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Sull'autore
Davide Faraone
Davide Faraone è nato a Palermo nel 1975. Nell’anno delle bombe che uccisero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ha maturato il suo primo impegno politico. Da allora ha lavorato nelle periferie palermitane, dove ha svolto attività di volontariato, e nell’associazionismo studentesco. Eletto nel 2001 e nel 2007 consigliere comunale, dal 2009 è stato capogruppo del Pd al Comune di Palermo. Sempre nelle file del Pd, nel 2008 è stato eletto all’Assemblea regionale siciliana, e nel 2013 alla Camera dei deputati. Componente della segreteria nazionale di Matteo Renzi, tra gli organizzatori della kermesse fiorentina della Leopolda, nel 2013 ha fondato «Big Bang Sicilia». Dal 10 novembre 2014 è sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca.