Senza pace, con pena e senza girarmi mai, pestando mica pepe o caffè ma gardenie, io amo la mamma e i topi; li metto insieme chissà perché. O ancora perché voler bene a quel modo spezzato così in due, collo in giù, polvere senza cerniere, bottone, qualcosa. Sempre senza girarmi. I perché chiarendo la vita ai tram, alle piante. Lei, pura, mi dà questa riserva di bambù. Nient’altro.
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Yes -
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Italian -
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Cristina Annino
Cristina Annino, cresciuta ad Arezzo, a Firenze studia Lettere moderne e frequenta il Caffè Paszkowski dove entra in contatto con il Gruppo 70. Nel 1969, con le edizioni Tèchne di Firenze, pubblica il suo primo libro di poesia, Non me lo dire, non posso crederci. Nel 1984 Walter Siti la include nel terzo volume dei Nuovi poeti italiani (Einaudi). Nel 1987 grazie ad Antonio Porta pubblica per Corpo 10 di Milano Madrid, volume con cui vince l’anno dopo il Premio Pozzale Luigi Russo. Nel 2001 Franco Loi e Davide Rondoni la inseriscono nell’antologia Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000 (Garzanti, 2001). I suoi versi sono stati tradotti in diverse lingue.